Prima di intraprendere un percorso del genere abbiamo bisogno di superare due ostacoli. Si tratta dei due piú grandi Nemici dell’apprendimento.

Questi nemici potrebbero rivelarsi i nostri due ostacoli maggiori, come individui e come gruppo, proprio nel corso di un programma del genere.

Il primo grande ostacolo è “Lo sapevo” e il secondo grande ostacolo che ci troviamo a dover affrontare durante l’apprendimento è “Non sono d’accordo”.

Ora, secondo voi, in che modo “Lo sapevo” rappresenterebbe un problema?

Un uomo molto intelligente di nome Peter Ouspensky, discepolo del Mistico Gurdjieff, è anche l’autore di un libro intitolato “La Psicologia della possibile Evoluzione dell’Uomo”.

Ti raccomando vivamente la lettura di questo libro, é un libro davvero molto importante.

La Psicologia della possibile Evoluzione dell’Uomo.

Proprio all’inizio di questo libro Ouspensky apre dicendo, “La difficoltà che incontro nel cercare di insegnarvi qualcosa consiste proprio nel fatto che voi non credete che ciò che vi viene detto sia un concetto nuovo.

Vi viene naturale filtrare tutto ciò che sentite attraverso quello che già sapete interpretando quello che ascoltate tramite ciò che già conoscete. Questo meccanismo di autoinganno vi porterà a pensare che quello che vi sto dicendo non é niente di nuovo.Poi Ouspensky continua dicendo, “La parte più complessa di questo problema sta nella vostra necessità di apprendere abilità che ancora non conoscete, ma che pensate di conoscere, e quando si è convinti di sapere qualcosa il cervello in automatico si chiude. Si spegne. Non è più disponibile ad accogliere nuove informazioni.

Quindi: 1. Devi abbandonare l’idea di sapere.

2. Devi in verità imparare cose che pensi di sapere ma che in realtà non sai.

Consiglio: Abbiamo bisogno di rimanere aperti. Dobbiamo esercitarci a restare aperti quanto più possibile.

Ostacolo numero due, “Non sono d’accordo”. Ora perché un’espressione come “Non sono d’accordo” dovrebbe essere un’ ostacolo?

Non è invece un concetto importante, che al contrario favorisce la scoperta, la scienza, gli affari, e persino la collaborazione tra individui?

Beh, personalmente penso che in passato abbia avuto una certa importanza per noi, ma credo anche che sia ormai arrivato il momento di evolvere e andare oltre questa affermazione.

Bene, e allora in che modo l’affermazione “Non sono d’accordo” rappresenta una sfida? Einstein è arrivato e ha capito qualcosa di veramente interessante e altrettanto importante. E la sua idea ha preso il nome di Relatività. Uno degli aspetti della teoria della Relatività o del paradigma della Relatività è che tutto ciò che possediamo è la nostra prospettiva.

Tutto quello che abbiamo è la nostra prospettiva. E tutte le prospettive sono prospettive parziali. Non è mai possibile vedere l’intera equazione. Non possiamo mai sapere tutto di quello che succede.

Quindi quando siamo in disaccordo su qualcosa, nell’80% dei casi, stiamo in realtà chiudendo la nostra mente e non stiamo imparando, ci precludiamo la possibilità di apprendere qualcosa di nuovo.

Il modo in cui la Conoscenza evolve può essere spiegato cosi:

qualcuno avanza una Tesi, Questo qualcuno ha portato avanti degli studi in un determinato settore per qualche tempo e a un certo

punto dice, “Ho questa idea. Penso che questo sia il modo in cui le cose dovrebbero andare” E detto questo si mette al lavoro per verificare la propria Tesi.

Poi qualcun altro arriva e crea il contrario della Tesi, l’antitesi. Quindi entrambi si mettono al lavoro, discutendo tra loro, per dimostrare chi dei due ha ragione.

Spesso capita che questi scontri siano poco piacevoli e lunghi.

E di solito accade che arrivi qualcuno della generazione successiva, affatto legato a nessuna delle due idee, e si faccia avanti dicendo “Sapete, avevate ragione entrambi.” Ed è cosi che nasce la Sintesi.

Si sintetizzano le idee mettendo insieme una prospettiva di ordine superiore.

Poi arriva qualcuno che non è d’accordo e vanno avanti cosi per diversi anni e alla fine che cosa accade?

Si aspetta l’arrivo della generazione successiva con la conseguente creazione di una nuova Sintesi.

Quindi mi piacerebbe suggerirvi una piccola frase che io stesso utilizzo. Potrebbe essere una buona idea utilizzarlo come un mantra.

Cerca la Sintesi, Cerca la Sintesi.

Quando ti rendi conto che la tua mente è in disaccordo, invece di dire “Non sono d’accordo, credo che tu stia sbagliando” che non è altro che il tipico gioco infantile al quale abbiamo partecipato fin da quando eravamo bambini, per attirare l’attenzione o per sentirci importanti, fermiamoci invece un momento e chiediamoci, “Quale parte di quello che sto sentendo è nuova, interessante, diversa, un’inversione di schema, una nuova consapevolezza per me, e come posso combinarla con quello che conosco, sintetizzandola e dando valore alle idee di entrambi?

Come possiamo raggiungere entrambi il livello successivo?”

I nostri due maggiori ostacoli all’apprendimento sono “Lo sapevo” e “Non sono d’accordo”.

Nel corso del programma avremo a disposizione un Ambiente Sicuro in cui poter sperimentare, che ci permetta di uscire dalla nostra zona di sicurezza, e fare cose nuove, trasformandoci possibilmente in una versione più alta di noi stessi.

Quando torneremo nel mondo reale e vi capiterà di affrontare situazioni vere cariche di pressione, quello è il momento in cui potrete ricorrere a “Lo sapevo” e “Non sono d’accordo”. Ma per la durata del corso lasciamoli fuori.

Quindi puoi lasciare fuori “Lo sapevo” e “Non sono d’accordo” e puoi rimanere aperto a cercare la sintesi.

Pensi di riuscirci?

Un Ulteriore Technologia Interna che favorisce l’apprendimento é di  “Non credere mai troppo a qualcosa.”

Non credere mai troppo a qualcosa perché arriva sempre il momento in cui questa stessa cosa risulterà non vera.

Sentirai molti concetti nuovi nel corso di questo Programma. Ma quello che ti raccomando è di non credere mai troppo in qualcosa.

La mia regola personale consiste nel non voler mai credere a più del 50% di qualcosa.

50% è il massimo a cui voglio arrivare

perché fino ad ora non ho trovato nulla, nessun concetto, nessuna idea, nessun principio che qualcun altro mi abbia dimostrato come trascendere, per arrivare al livello successivo, una distinzione che faccia la differenza, che io non abbia mai visto prima e che possa aiutarmi a capire meglio.

C’è sempre un livello successivo. Non Credere mai troppo in qualcosa.

Parte del segreto per avere successo in questo programma sta nella tua volontà di uscire dalla propria zona di sicurezza.

In realtà sento che è mio dovere spingerti fuori da quella zona.

Bisogna essere pronti ad uscire da quel luogo che di solito frequentiamo e nel quale passiamo la maggior parte del nostro tempo, sia che si tratti della nostra mente o del mondo reale.

Questo perché è proprio nei margini o fuori da quella zona di sicurezza in cui avviene la vera crescita, la vera trasformazione.

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3 Responses

    1. Nothing Great Ever Came Out Of A Comfort Zone … Fatti un profilo su Gravatar Giovanni per avere la foto vicino al tuo commento su tutti i blog del mondo.

  1. Ciao a tutti e Corrado. Forti queste 2 riflessioni dell’articolo e dei concetti che con grinta ci passi. Come si può fare quando senti stomaco e mente che vogliono chiudersi ed andarsene per rimanere aperti come si dice nell’articolo?
    Nell’affermazione “Non credere mai troppo a qualcosa.” non è un filtro perché si dice “Se credi profondamente in qualcosa quella si realizza ? Grazie e sii allegro/i

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